Carlo Promis e l’antica Torino,
di Amelia Carolina Sparavigna, Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi 24, Torino, Italy, amelia.sparavigna@polito.it
La “Storia dell’antica Torino (Julia Augusta Taurinorum)”, uscita nel 1869 a Torino presso la stamperia Reale, è opera di Carlo Promis. Promis fu architetto, archeologo e filologo, Nato nel 1808 e morto nel 1873 a Torino, vi si era laureato nel 1828 in architettura. Come architetto si devono ricordare il progetto urbanistico di Piazza Carlina e la riqualificazione di molte aree e vie della città. Re Carlo Alberto di Savoia, nel 1839, lo nominò regio archeologo. Nel 1860 passò a insegnare architettura nella Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, che era stata costituita nel 1859 e che nel 1906 diventerà il Regio Politecnico. Prima istituzione universitaria per la formazione della figura dell’ingegnere è l’attuale Politecnico di Torino.
L’opera di Promis è considerata dagli studiosi suoi contemporanei e da quelli che l’hanno seguito come fondamentale per la conoscenza dell’antica Torino. Il testo è così stato ristampato: l’edizione da me utilizzata è quella del 1969 pubblicata da Edilibri, Andrea Viglongo & C Editori a Torino [1]. In effetti, è utile riportare il titolo completo del libro che è “Storia dell'antica Torino, Julia Augusta Taurinorum: scritta sulla fede de' vetusti autori e delle sue iscrizioni e mura”, che ci dice come Promis, da architetto e archeologo insieme, abbia usato fonti antiche, consistenti nei testi di autori latini e greci, le epigrafi scoperte a Torino, e i resti delle mura che aveva trovato durante i suoi scavi archeologici. ...
L'articolo completo è pubblicato su Scribd, il 24 Luglio 2012.
http://www.scribd.com/doc/100914242/Carlo-Promis-e-l-Antica-Torino
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Riferimenti
Amelia Carolina Sparavigna, The orientation of Julia Augusta Taurinorum (Torino), arXiv, 2012, http://arxiv.org/abs/1206.6062
© Amelia Carolina Sparavigna, 2012. Tutti i diritti riservati. All rights reserved.
Perimetro della Torino romana segnato su una mappa di Acme Mapper. La posizione delle quattro porte è segnata dai marker (due delle porte esistono ancora). Il Decumano Massimo è inclinato rispetto la direzione cardinale Est-Ovest e coincide con Via Garibaldi. Notate gli isolati coincidenti con le insulae romane. L’ombelico della città è all’incrocio tra decumano e cardo massimo. Il perimetro della città romana va dalle Porte Palatine a Via della Consolata. Piega a Sud su Via della Consolata e Corso Siccardi. Su questo lato si apriva la Porta Decumana , di cui non rimane nulla. All’angolo di Via Cernaia, il perimetro gira verso la Porta Marmorea , anch’essa smantellata. Su questo lato ci sono Via Cernaia, Santa Teresa e Via Maria Vittoria, Piazza San Carlo. All’angolo dell’Accademia delle Scienze, dove c’è il Museo Egizio, le mura correvano verso Nord, attraversando Piazza Castello, dove c’è la Porta Pretoria , poi l’area del Palazzo reale, ritornando alle Porte Palatine.