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Tuesday, 24 July 2012

Carlo Promis e l'antica Torino

Carlo Promis e l’antica Torino,
di Amelia Carolina Sparavigna, Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi 24, Torino, Italy, amelia.sparavigna@polito.it

A metà dell’Ottocento, l’antica Torino rivive grazie all’opera di un architetto e archeologo, nonché  docente di quello che diventerà il Politecnico di Torino, Carlo Promis.

La “Storia dell’antica Torino (Julia Augusta Taurinorum)”, uscita nel 1869 a Torino presso la stamperia Reale, è opera di Carlo Promis. Promis fu architetto, archeologo e filologo, Nato nel 1808 e morto nel 1873 a Torino, vi si era laureato nel 1828 in architettura. Come architetto si devono ricordare il progetto urbanistico di Piazza Carlina e la riqualificazione di molte aree e vie della città. Re Carlo Alberto di Savoia, nel 1839, lo nominò regio archeologo. Nel 1860 passò a insegnare architettura nella Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, che era stata costituita nel 1859 e che nel 1906 diventerà il Regio Politecnico. Prima istituzione universitaria per la formazione della figura dell’ingegnere è l’attuale Politecnico di Torino.
L’opera di Promis è considerata dagli studiosi suoi contemporanei e da quelli che l’hanno seguito come fondamentale per la conoscenza dell’antica Torino. Il testo è così stato ristampato: l’edizione da me utilizzata è quella del 1969 pubblicata da Edilibri, Andrea Viglongo & C Editori a Torino [1]. In effetti, è utile riportare il titolo completo del libro che è “Storia dell'antica Torino, Julia Augusta Taurinorum: scritta sulla fede de' vetusti autori e delle sue iscrizioni e mura”, che ci dice come Promis, da architetto e archeologo insieme, abbia usato fonti antiche, consistenti nei testi di autori latini e greci, le epigrafi scoperte a Torino, e i resti delle mura che aveva trovato durante i suoi scavi archeologici. ... 


L'articolo completo è pubblicato su Scribd, il 24 Luglio 2012.
http://www.scribd.com/doc/100914242/Carlo-Promis-e-l-Antica-Torino

Riferimenti
Carlo Promis, Storia dell'antica Torino, Julia Augusta Taurinorum: scritta sulla fede de' vetusti autori e delle sue iscrizioni e mura, 1869, Torino, stamperia Reale, 1969, Edilibri, Andrea Viglongo & C Editori, Torino.
Amelia Carolina Sparavigna, The orientation of Julia Augusta Taurinorum (Torino), arXiv, 2012, http://arxiv.org/abs/1206.6062


© Amelia Carolina Sparavigna, 2012. Tutti i diritti riservati. All rights reserved.




Perimetro della Torino romana segnato su una mappa di Acme Mapper. La posizione delle quattro porte è segnata dai marker (due delle porte esistono ancora). Il Decumano Massimo è inclinato rispetto la direzione cardinale Est-Ovest e coincide con Via Garibaldi. Notate gli isolati coincidenti con le insulae romane. L’ombelico  della città è all’incrocio tra decumano e cardo massimo. Il perimetro della città romana va dalle Porte Palatine a Via della Consolata. Piega a Sud su Via della Consolata e Corso Siccardi. Su questo lato si apriva la Porta Decumana, di cui non rimane nulla. All’angolo di Via Cernaia, il perimetro gira verso la Porta Marmorea, anch’essa smantellata. Su questo lato ci sono Via Cernaia, Santa Teresa e Via Maria Vittoria, Piazza San Carlo. All’angolo dell’Accademia delle Scienze, dove c’è il Museo Egizio, le mura correvano verso Nord, attraversando Piazza Castello, dove c’è la Porta Pretoria, poi l’area del Palazzo reale, ritornando alle Porte Palatine.