Wednesday 11 May 2011

n.3 - la pattinatrice

Una pattinatrice ruota su se stessa con le braccia stese in fuori ad una velocità di 1,9 giri/s, ed un momento di inerzia di 1,33 kg.m2. Quando stringe le braccia al petto, per aumentare la sua velocità il suo momento di inerzia diventa 0,48 kg.m2. Che velocità rotazionale raggiunge?

L  si conserva.


Un ragazzo  in piedi su una piattaforma ruotante ha una velocità di rotazione di 0,25 giri/min, quando tiene le braccia allargate e orizzontali,ed una velocità di 0,8 giri/min quando serra le braccia contro al corpo. Trovare il rapporto tra i suoi momenti di inerzia, nei due casi.

Poiché  L si conserva.  

n.6 - Esercizio disco e motore


Per determinare la potenza di un motore elettrico si fissa al suo albero una puleggia (un disco quindi) di raggio R=25 cm, sulla quale passa una cinghia che ha un estremo fissato a una molla ( K=500 N/m ). La cinghia  sostiene all’altro estremo un blocco di massa M=2 kg. Sapendo che quando il motore gira a 300giri/m, l’allungamento della molla  D  è di 10 cm, si determini la potenza del motore. Si supponga trascurabile l’attrito del perno. (Soluzione P=238.76 Watt).


Quello che si deve fare è trovare una massa M  tale che il disco non ruoti. Per l’equazione della rotazione, se il disco non ruota, vuol dire che il momento totale che agisce su di esso è nullo. Il principio della misura della potenza del motore consiste nell’equilibrare il momento τ del motore, che farebbe girare il disco con un  momento torcente τe, che si possa  controllare. In questo modo si può avere il momento torcente del motore conoscendo τe .Chiamiamo τ il momento torcente del  motore,  cioè il momento meccanico generato dal motore che fa ruotare la puleggia. La molla esercita una tensione T2 sulla puleggia, generando un momento meccanico τ2. La tensione T1 dovuta al peso di M genera un momento meccanico τ1. Se si è quindi appesa la massa giusta per una data frequenza del motore, la puleggia sta ferma.
Abbiamo quindi:

T= M g
T= K Δ

In condizioni di regime deve essere nullo il momento risultante rispetto all’asse di rotazione.

 τ + τ1 − τ2 = τ + T1∙R −T2∙R = 0,  da cui

τ + M g ∙R −K Δ ∙R=0,  e quindi

τ = KΔ∙R − Mg∙R

La potenza è P = τ ω e quindi:

P=τ ω= (KΔ − Mg)∙R∙2πν=(500x0.10−2x9.8)x0.25x2πx300/60=238.76 Watt.

Tuesday 10 May 2011

Coppia motrice

"La coppia viene utilizzata per ricavare la potenza del motore tramite una formula fisica che utilizza il valore di coppia insieme a quello di rotazione a cui è stato rilevato. A parità di cilindrata i motori diesel, per le loro caratteristiche, hanno una coppia massima maggiore di quelli a benzina, ma generalmente sono più limitati nelle rotazioni massime, e per questo motivo hanno minore potenza massima dei motori a benzina."http://it.wikipedia.org/wiki/Coppia_motrice

xy

Una particella A si sposta sulla retta y=d (30 m) a velocità costante v di modulo v= 3.0 m/s e direzione parallela all' asse x. Una seconda particella B parte dall' origine, con velocità iniziale zero e accelerazione a di modulo a = 0.40 m/s^2, nello stesso istante in cui la particella A attraversa l' asse y. Quale angolo \theta fra a e il verso positivo dell' asse y potrebbe provocare una collisione fra le due particelle?


Monday 9 May 2011

Momento angolare

Consideriamo il corpo rigido quello mostrato nella figura, costituito da due sfere collegate da una sbarra rigida di massa trascurabile. Esse formano un certo angolo costante con l'asse bianco in figura. Pensiamo che le masse  ruotando attorno all'asse, con velocità angolare costante. 


Calcolimao il loro momento angolare rispetto a O.
\begin{displaymath}{\bf L} = {\bf L_1} + {\bf L_2} = {\bf OP_1}\times m_1 {\bf v_1} + {\bf OP_2}\times m_2 {\bf v_2}\end{displaymath}


Per via del prodotto esterno, il momento angolare e'  perpendicolare ai vettori ${\bf OP_1}$ e ${\bf
OP_2}$ e quindi e' perpendicolare alla sbarra che congiunge le due sfere.

Il  L compie ruota compiendo  una "precessione'' attorno all'asse di rotazione. 


Vedi una bella simulazione alla pagina

http://www.ba.infn.it/~palano/chimica/book/it/Chap_6/sec_5/lz.html

Wednesday 4 May 2011

Esercizio - urti

Un proiettile di 50 g si conficca in un blocco di 500 g, che dopo l'urto, comprime una molla con una compressione massima di 50 cm. Il blocco si muove su un piano orizzontale liscio. La costante della molla è 1000 N/m. Qual è la velocità iniziale del proiettile?

Esercizio - urti

Un proiettile di massa m ha velocità v orizzontale prima di passare attraverso un blocco di paraffina di massa M che è fermo sul piano. Tra il piano e il blocco non c'è attrito. Uscito dal blocco il proitettile ha una velocità inferiore v', sempre orizzontale. Dopo l'urto, M si muove e comprime la molla di costante K. La molla ha un'estremo vincolato alla parete. Trovate la massima compressione della molla.

Il sistema è costituito dal proiettile e dal blocco di paraffina. Le forze esterne verticali hanno risultante nulla. Non ci sono forze esterne orizzontali (durante l'urto M non tocca la molla).
Applichiamo la conservazione della quantità di moto totale:

mv=mv'+Mw

Dopo l'urto, M si avvicina alla molla e la comprime finché non si ferma per un istante per poi essere respinto dalla molla. Quando si ferma abbiamo la massima compressione della molla. Applichiamo la conservazione dell'energia:  

1/2 M w^2= 1/2 K x^2

(dove w^2 significa w quadrato, x^2 significa x quadrato)

x^2 = (Mw^2)/K = [M (mv-mv'/M)^2] / K

Commento in risposta a giusta osservazione: meglio disegnare la massa M staccata dalla molla, così non si ha sicuramente alcuna azione della molla  durante l'urto.